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Via Crucis - Santuario Madonna del PilastroVia Crucis, tradotto letteralmente in lingua italiana, significa: La Via della Croce, la strada verso il compimento del Dono che Gesù ha fatto di sé, il trat­to di viaggio che Gesù ha percorso, dopo la condanna alla morte di croce, dopo essere stato flagellato, deriso ed umiliato, maltrattato, percosso, con i gesti più triviali che venivano da una folla inferocita, istigata dai Capi ad in­veire con ogni sorta di violenza, contro il condannato Gesù. La Via Crucis fa parte dei così detti «Pii Esercizi» della Pietà popolare, come il Rosario, il Pellegrinaggio e tanti altri. In questa sede, ci ripromettiamo di riper­correre, idealmente, con Gesù, la strada che porta al monte Calvario, su cui Gesù ha offerto al Padre per tutti gli uomini il suo sacrificio. Il Pio Esercizio della Via Crucis è praticato soprattutto nei venerdì del Tempo della Quaresima, che celebra la Passione del Signore destinata a sfocia­re nella Pasqua di Risurrezione. Ci sono nelle Comunità Cristiane molti Fedeli che compiono l'Esercizio della Via Crucis, in tutti i giorni della Quare­sima ed in tutti i venerdì dell'anno, rie­vocando, con copiosi frutti spirituali, i patimenti del Redentore e fruendo dei suoi meriti.

Come è nata l'idea di costruire la Via Crucis accanto al Santuario

L'intuizione di edificare la Via Crucis nel così detto «Campo della Madonna», sul lato nord del Santuario, risale esattamente al 1988; nell'An­no Mariano indetto dal Papa per cele­brare il Bimillenario della Nascita della Beata Vergine Maria e per preparare il Bimillenario della Nascita di Cristo, con il Grande Giubileo. Due sono state le motivazioni che ci hanno indotto ad erigere questo segno della Passione di Cristo: la Memoria delle Vittime della strada ed il perenne ricordo del Mistero Pasquale, ossia della Morte e Risurrezione di Gesù, che costituisce il Mistero centrale della Re­denzione.

La memoria delle Vittime della strada

Ci è parsa cosa quasi naturale, acco­stare la Morte del Signore, dopo la stra­da della Croce, bagnata dal suo San­gue, alla morte delle Vittime della stra­da, che finirono il viaggio terreno, su quel tratto di strada, offrendo il loro sa­crificio al Padre, con Cristo. Così, la loro croce si illuminò della luce della Croce di Cristo; il loro cammino, desti­nato a concludersi in modo tragico, si innestò nello stesso cammino, segnato dal dramma, che percorse il loro Salva­tore; il sacrificio, quello di Cristo «pri­mogenito di molti fratelli», offerto una sola volta per sempre «va ad avvalorare la serie interminabile dei sacrifici dei Caduti sulla strada che formano una fa­miglia, già grande a dismisura e che, ogni giorno s'ingrossa sempre di più.

Il Mistero pasquale di Cristo 

È Mistero centrale nella Chiesa; senza di esso, la Chiesa è orfana, perde la sua identità. È stata un'idea «ispira­ta» che, a fianco di molti Santuari, sia presente la Via Crucis a celebrare la «centralità di Cristo» in qualsiasi espressione della Pietà Popolare, so­prattutto della Pietà Mariana. «Maria - così pensavano i Santi - è la strada che porta a Cristo; è sempre relativa a Cri­sto. La SS.ma Trinità ha conferito alla Madre di Gesù un posto di primo piano nel Mistero della salvezza, sempre in funzione, in dipendenza e a servizio di Cristo.